domenica 13 novembre 2011

Festeggiate sto cazzo, il problema non è Berlusconi

Non ho resistito, lo so che con questo post ricalcherò la falsa riga del mio articolo precedente sul tema Berlusconi-dimissioni-Monti, ma vedere in televisione e leggere sulle testate web, di tutti questi festeggiamenti per le dimissioni di Berlusconi, mi fa andare la merda al cervello. Poi alla fine un blog è anche un modo di sfogarsi no? Sopratutto se nel suo titolo ha la parola "diario". Quindi sono giustificato.

Perché c'è così tanta gente a festeggiare fuori palazzo Chigi? Perché festeggiano in piazza, in tv, sul web, questo branco di pecore, quando i lupi sono alla porta? In tutto questo c'è un'enorme contraddizione. Siete proprio una manica di coglioni, fatevelo dire. Le ultime direttive UE, sopratutto del suo presidente Herman Van Rompuy, già da qualche giorno, "indicano" (per non dire "comandano"), al governo che verrà, di non creare una nuova maggioranza tramite le elezioni, ma bensì di continuare con un governo tecnico guidato appunto dal pluri idolatrato Mario Monti. Questo significa che in Italia c'è stato un colpo di stato: un governo legittimo votato dai CITTADINI in maniera democratica, è stato fatto cadere dalla borsa e da delle macchinazioni economiche per essere sostituito con un governo non votato dai cittadini che prenderà decisioni a nome di questi senza averne diritto. Quindi, io che sono una persona ragionevole mi chiedo: perché chi accusava Berlusconi di aver trasformato l'Italia in un totalitarismo, invece di festeggiare e sorridere, non si incazza come una iena? Sticazzi, con quest'azione politica hanno infranto ogni principio democratico, hanno ignorato il volere del popolo e, dulcis in fundus, hanno avviato una campagna d'informazione degna della Russia Sovietica, soffocando ogni voce indipendente, facendo passare tutto questo casino come fisiologico.

In breve: abbiamo un governo illegittimo, che fa gli interessi delle banche e che a breve svenderà il poco che ci è rimasto in Italia dal punto di vista economico, con tutte le conseguenze del caso. Io sono nero dalla rabbia, ma invece c'è a chi importa solo di Berlusconi. Ma quando questi si accorgeranno che lo stato delle cose, senza il premier, andrà ancora peggio, a chi daranno la colpa? Tutti questi falsi ribelli, giovani e meno giovani, e coloro che hanno fatto i soldi e si sono costruiti una fama con l'antiberlusconismo, di che cosa parleranno d'ora in avanti? Questa sicuramente è una domanda alla quale i padroni dell'economia dovranno dare una risposta, altrimenti si rischia seriamente che qualcuno inizi ad usare il cervello e a capire che lo hanno sempre preso per il culo e che Berlusconi era solamente uno specchietto per le allodole in modo da far passare i problemi reali in secondo piano.

Resta il fatto che la situazione è tragica. Scrivere questo breve post non mi è servito a scaricare la rabbia del tutto, ma solo la speranza che, qualche testa di cazzo che sta festeggiando, legga questo articolo carico di rancore nei suoi confronti, mi rallegra un minimo. E magari leggendolo avrà il tempo di elaborare qualche pensiero autonomo e si andrà ad informare su Monti, Draghi, la Trilateral Commission, il Bildelberg Group, la Goldman Sachs e tutte le porcate che gli hanno fatto passare sotto il naso. Se arriverà a sollevare il tappeto che copre la montagna di merda che hanno nascosto durante tutti questi anni, forse arriveranno addirittura a rimpiangere il vecchio premier. O forse no, sono troppo ottimista. Good Saturday Night.

1 commento:

  1. un post temporalmente vecchio di un 5 mesi, ma che rispecchia perfettamente il quadro attuale. Che andassero tutti a farla in quel posto

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